Quando parliamo di reputazione intendiamo la considerazione che gli altri hanno di noi, sia essa positiva e negativa, ma soprattutto facciamo riferimento a uno dei principali fattori di successo (o insuccesso) della nostra azienda o della nostra vita politica.
E no, valgono a poco il “non ragioniam di loro” o l’idea che se lavori bene tutto andrà per il meglio.
Quindi lasciamo da parte la voglia tutta adolescenziale di non interessarci a quello che dicono di noi e proviamo a parlare di reputazione offline e online.
È quello che dicono di te
La reputazione ha un valore enorme, specie quando diventa un fattore negativo. È sulla reputazione positiva che si basa il passaparola: quante volte un amico o un parente ci hanno consigliato un professionista con il quale si sono trovati bene o che gode di una reputazione positiva? E quante, invece, ci viene consigliato di non andare in un posto? E qual è il risultato di un insieme di recensioni?
E se costruire una buona reputazione (coinvolgendo lato professionale e umano) è un’opera che va avanti negli anni, buttare tutto all’aria è semplicissimo: bastano 30 secondi, un cellulare e un account sui social.
Gestire la tua reputazione online
Tra le tante caratteristiche dei social, quella da non sottovalutare è senza dubbio la capacità di distruggere la popolarità o la reputazione di una persona in un battere di ciglia. E, di nuovo, archiviare il tutto dicendo che tanto il web è pieno di odiatori e calunniatori di poco conto è un atteggiamento sbagliato e che non corrisponde alla realtà: una volta che il tam-tam è partito non lo fermi neanche mostrando carte ufficiali che smentiscano le affermazioni.
Per molto tempo rimarrà quel sentore di “eh, ma…”; una puzza che ti resta incollata addosso e che si fa sentire appena c’è un po’ di vento.
Il fai da te
E quindi veniamo alla prima domanda: puoi gestire in autonomia la tua web reputation? Assolutamente sì, ma devi sapere che può essere abbastanza complicato: stando sul web in modo naturale e spontaneo è facile che prima o poi ti scappi il commento sbagliato, che venga caricata una foto inappropriata o che ti venga da rispondere d’impulso a una critica che ti appare ingiusta.
9 volte su 10 ti andrà bene, ma l’ultima creerà un vespaio dal quale è quasi impossibile uscire senza essere punti.
E, ovviamente, se questo è pericoloso per chiunque ricopra un qualche ruolo di responsabilità all’interno di un’azienda, in politica può diventare uno schiaffo così forte da compromettere un’intera carriera.
Detto questo, se volessi gestire in autonomia la tua reputazione online, quello che posso fare è proporti tre principi generali da seguire:
- Meno è meglio: meno ti fai coinvolgere in polemiche e più facile sarà controllare la tua reputazione. Prova a chiederti: è necessario che io posti questo contenuto o che io scriva quel commento?
- Seleziona i contenuti: prima di far sentire la tua voce su un tema o di mostrare qualcosa della tua vita chiediti sempre quale immagine potresti dare di te e cosa potrebbe andare storto.
- NLF (Nothing lasts forever): niente dura per sempre, soprattutto le menzogne e i personaggi costruiti. Presto o tardi ti scopriranno.
Quanto vale la tua reputazione?
Avremmo bisogno dei vostri servizi: quanto ci costano?
Questa è una delle domande più comuni, ma in realtà, se non hai alcuna esperienza in merito, prima di contattare un professionista della comunicazione online o un esperto in web reputation è importante che tu ti chieda quanto vale la tua reputazione e quanto potrebbe essere costoso per te perdere la faccia.
Un po’ perché il mercato è veramente pieno di soluzioni di ogni livello, dalla fregatura al video corso serio, dal consulente one-to-one ai percorsi per imparare a curare in modo autonomo la propria reputazione, fino a interi staff pronti a lavorare su un cliente; un po’ perché per capire, apprezzare e valutare il lavoro che viene fatto è sempre meglio avere a mente l’obiettivo che vogliamo raggiungere o le crisi che vogliamo scongiurare.
In ogni caso, che tu decida di curarla in autonomia o di affidarti alle cure di un professionista, ti suggerisco di partire fin da ora a lavorare sulla tua reputazione.
Perché è qualcosa che si costruisce con il tempo e il lavoro, ma che si distrugge in pochissime mosse.